

A seguire, con una crescita altrettanto decisa, si è distinta BPER Banca con un incremento del 2,7%.
Anche le banche di maggiori dimensioni hanno contribuito in modo significativo all'ottimo andamento FTSE MIB. UniCredit è salita dell'1,4% e Banco BPM ha chiuso in crescita dell'1,8%. Pure Intesa Sanpaolo ha mostrato un progresso, chiudendo in positivo dello 0,8%.
Un risultato eccezionale ha riguardato il settore assicurativo. Assicurazioni Generali è avanzata del 2,2%, raggiungendo livelli di prezzo mai visti dal 2001. Questa forte spinta è stata innescata da un rapporto estremamente favorevole pubblicato da UBS. Inoltre, il mercato sta scontando le aspettative positive legate all'imminente consiglio di amministrazione del 19 dicembre, con gli investitori che speculano su nuovi sviluppi strategici in corso.
Contemporaneamente all'entusiasmo per gli investimenti nel settore bancario italiano e assicurativo, si è osservato un certo dinamismo anche tra i titoli energetici.
Eni ha guadagnato oltre lo 0,2%. Tale movimento è da ricondurre alla dinamica rialzista dei prezzi del petrolio, successiva alla decisione degli Stati Uniti di impedire il transito di alcune petroliere sanzionate collegate al Venezuela.
Nondimeno, la giornata non è stata positiva per tutte le azioni quotate a Piazza Affari. Alcuni nomi di peso hanno chiuso in netto calo:
- Enel ha perso l'1,8%;
- Buzzi ha registrato una scivolata del 3,6%.
Anche il settore automobilistico ha subito delle flessioni. Ferrari ha ceduto l'1% e Stellantis ha registrato una perdita dello 0,8%. Tra le performance negative figura anche Campari, che ha perso l'1,1% in seguito all'accordo con cui Lagfin si è impegnata a versare 405 milioni di euro alle autorità fiscali italiane per dirimere una controversia.
In vista delle prossime ore, gli operatori finanziari mantengono alta l'attenzione sul calendario macroeconomico.
L'attenzione è tutta rivolta alle decisioni di politica monetaria che saranno annunciate giovedì dalla BCE e dalla Bank of England. Le indicazioni fornite da queste banche centrali saranno cruciali per delineare il futuro scenario dei tassi di interesse e per calibrare le prospettive di breve periodo per l'andamento FTSE MIB.

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