L’export extra UE si stabilizza: ecco i dati Istat commercio estero che svelano il segreto del surplus


La fotografia scattata dall’Istat per il mese di novembre 2025 rivela un quadro di interscambio commerciale con i Paesi esterni all’Unione Europea fatto di luci e ombre. Mentre le vendite italiane all'estero risultano stazionarie su base mensile, la vera notizia risiede nella dinamica delle importazioni e nella tenuta dell’attivo commerciale non legato all'energia. Molti operatori impegnati nell’Interscambio commerciale B2B stanno monitorando con attenzione questi indicatori per comprendere dove si stia dirigendo il mercato globale. La stabilità dell'export nasconde movimenti interni piuttosto significativi. Se da un lato l'aumento delle vendite di beni strumentali (+4,2%) e di beni intermedi (+0,7%) ha contribuito a mantenere il bilancio fermo, c’è stata una riduzione importante nelle esportazioni di energia (-9,2%).



Anche i beni di consumo hanno mostrato segni di debolezza, con una flessione sia per i durevoli (-1,1%) sia per i non durevoli (-3,5%). Sul fronte delle importazioni, la situazione è più chiara: si è registrata un’ampia contrazione congiunturale pari al 7,4%. Questa diminuzione è stata guidata principalmente dal calo drastico degli acquisti di beni di consumo non durevoli (-21,0%). L'unica eccezione a questo trend di ribasso è stata rappresentata dall’incremento delle importazioni di beni intermedi, in crescita dell’1,6%. Se allarghiamo lo sguardo ai primi undici mesi del 2025, la performance dell’export extra UE è positiva (+2,0%), consolidata se si esclude la componente energetica (+2,5%). L'import ha una crescita più sostenuta, raggiungendo il +3,8%. Ciononostante, l’Italia mantiene un significativo avanzo commerciale totale con i Paesi extra UE, attestandosi a +47,6 miliardi di euro, sebbene sia in lieve calo rispetto ai +50,6 miliardi registrati nello stesso periodo dell'anno precedente.


A novembre 2025 l'avanzo commerciale ha raggiunto i 6.918 milioni di euro, un miglioramento evidente rispetto ai 5.358 milioni dello stesso mese del 2024. Il fattore determinante per questa crescita è il minor peso del deficit energetico, che si è ridotto a -3.152 milioni (contro i -4.177 milioni di un anno prima). Questo rafforza l’importanza dell’Avanzo commerciale non energetico: i prodotti non energetici hanno generato un surplus di 10.070 milioni, in aumento rispetto ai 9.536 milioni di novembre 2024. Questo dato è fondamentale per valutare la solidità strutturale del sistema produttivo nazionale. Analizzando la dinamica su base annua, la flessione complessiva dell'export è stata del 3,3% a novembre, un peggioramento rispetto al +4,1% registrato in ottobre. Le cause principali di questa contrazione sono da ricercare nel crollo delle vendite di energia (-37,8%), beni di consumo durevoli (-27,2%) e beni strumentali (-6,3%). Al contrario, l'export di beni intermedi è aumentato con decisione, segnando un +11,9%. Per quanto riguarda il quadro geografico, si osservano notevoli variazioni nell’interscambio commerciale: Le esportazioni hanno subito forti riduzioni verso alcuni partner chiave, come: Turchia (-41,1%); Paesi ASEAN (-21,6%); Regno Unito (-18,0%); Paesi MERCOSUR (-5,8%); Stati Uniti (-3,0%).


Si notano comunque aree di forte crescita per l’Export Italia extra UE, in particolare verso: Paesi OPEC (+18,8%); Svizzera (+12,2%).

Anche le importazioni presentano un quadro disomogeneo. La contrazione tendenziale più severa riguarda i Paesi OPEC (-34,6%), a causa principalmente della diminuzione dei costi energetici. Diminuiscono gli acquisti anche da Svizzera (-14,1%), Regno Unito (-12,6%), Stati Uniti (-8,2%), Turchia (-6,8%) e Cina (-4,2%). Al contrario, l'Italia ha aumentato le sue importazioni da Paesi ASEAN (+19,4%), India (+2,7%) e Paesi MERCOSUR (+2,6%). I dati Istat relativi al commercio estero evidenziano quindi una continua rimodulazione delle rotte commerciali globali, un aspetto cruciale per tutte le aziende che partecipano attivamente all'Interscambio commerciale B2B.



Clicca per ingrandire l'immagine



marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -