L'effetto cedole frena Milano: le analisi mercati azionari Europa e l'outlook Federal Reserve tassi


I mercati azionari del continente europeo hanno chiuso la seduta con un andamento prevalentemente positivo, offrendo un segnale di fiducia agli investitori internazionali. Madrid ha fatto da locomotiva, registrando i rialzi più significativi della giornata. Ma, in controtendenza, Milano ha visto il suo indice principale flettere. Questa discesa del FTSE MIB, non è stata però causata da fattori economici o da timori sistemici. È un calo squisitamente tecnico, dovuto al pesante effetto dello stacco delle cedole.

Dodici delle blue chip
- più rilevanti di Piazza Affari hanno staccato il dividendo, un evento contabile che ha impattato sull'indice per l'1,14%. Le analisi mercati azionari Europa confermano che la situazione italiana è stata un’eccezione isolata nel contesto continentale.



Francoforte, per esempio, ha chiuso in territorio positivo, sebbene con un guadagno modesto del +0,64%. Londra è rimasta estremamente vicina alla parità (-0,05%). Parigi, invece, ha tentennato leggermente, cedendo lo 0,29%.

L'attenzione degli operatori economici non è rimasta confinata ai listini, ma si è concentrata sui dati macroeconomici fondamentali per tracciare la rotta futura. Dalla Germania arrivano segnali di incertezza. Il morale delle imprese tedesche è diminuito inaspettatamente nel mese di novembre. Il sondaggio condotto dall'istituto Ifo ha mostrato che l'indice del clima di fiducia delle aziende è sceso a 88,1 a novembre, partendo da 88,4 registrato a ottobre. Questo dato è inferiore alle attese che prevedevano un leggero incremento a 88,6.

Oltreoceano, negli Stati Uniti, gli investitori stanno scommettendo con crescente convinzione su una possibile riduzione dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. L'ipotesi è sostenuta dai recenti dati che suggeriscono un mercato del lavoro in fase di indebolimento.


L'attuale situazione lavorativa statunitense, secondo le considerazioni del board
- della Fed, sembra giustificare un ulteriore taglio dei tassi di un quarto di punto, che potrebbe arrivare già alla riunione del 9-10 dicembre. Christopher Waller, membro del consiglio della Fed, ha affermato che a gennaio, l'outlook Federal Reserve tassi potrebbe diventare un po' più complicato, dato che molti dati economici ritardati per lo shutdown
- verranno rilasciati contemporaneamente.

Sul fronte geopolitico, i riflettori rimangono puntati sulla situazione in Ucraina. La portavoce della Commissione europea ha confermato che i leader della "coalizione dei volenterosi" terranno una videoconferenza per discutere i potenziali colloqui di pace. Washington e Kiev, dopo gli incontri a Ginevra, hanno annunciato in una dichiarazione congiunta di aver messo a punto un accordo quadro di pace perfezionato. Questo nuovo schema arriva dopo che un precedente piano di 28 punti, approvato dall'amministrazione Trump, era stato aspramente criticato dagli alleati di Kiev perché ritenuto troppo favorevole a Mosca.


Intanto, i mercati valutari e delle materie prime hanno mostrato movimenti contenuti. L'Euro rispetto al dollaro USA mantiene una posizione stabile a 1,153. L'oro ha beneficiato del clima di incertezza, archiviando una seduta positiva con un guadagno dello 0,78%. Anche il petrolio (Light Sweet Crude Oil) ha registrato un lieve aumento dello 0,65%. Lo spread BTP/Bund ha avanzato di un solo punto base, attestandosi a +82, con il rendimento del BTP a 10 anni fermo al 3,44%.

Si ricorda che Wall Street rimarrà chiusa giovedì per il Giorno del Ringraziamento, e opererà con un orario ridotto venerdì per il Black Friday. L'impatto stacco cedole FTSE MIB ha lasciato un segno negativo sulla chiusura di Milano, con l'indice principale in calo dello 0,85%. Il FTSE Italia All-Share ha chiuso in linea con l'indice di riferimento, a 44.921 punti. Ciononostante, i mercati a minore capitalizzazione hanno mostrato grande vitalità:
- Il FTSE Italia Mid Cap ha segnato un netto miglioramento con un balzo in avanti del +1,56%;
- Il FTSE Italia Star ha seguito lo stesso trend positivo, chiudendo a +1,53%.


Tra le blue chip
- di Piazza Affari che non sono state colpite dal fattore dividendo, le performance migliori sono state:
- Interpump, che ha registrato un rialzo del 3,45%;
- Stellantis, che ha vantato un progresso del 3,40%;
- Saipem, che è cresciuta del 2,92%;
- Prysmian, con un discreto guadagno del 2,72%.

I ribassi più forti tra gli stessi titoli, escluso il dividend play, si sono concentrati su Leonardo (-2,32%), A2A (-1,48%), Lottomatica (-1,26%) e Tenaris (-0,89%).

Nel comparto MidCap, la sessione è stata dominata dagli acquisti, con in testa:
- Ariston Holding (+6,36%);
- Webuild (+6,18%);
- Intercos (+5,44%);
- Pharmanutra (+4,58%).

I cali più significativi nel FTSE MidCap hanno riguardato Avio, che ha ceduto il 4,39%, Banca Ifis in discesa del 3,77%, WIIT che ha perso il 2,2%, e Juventus con un ribasso dell'1,69%.




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