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Ipo Facebook e calo del titolo

Premesso che personalmente ho sempre ritenuto un valore dell'azienda Facebook eccessivo, stimandolo sotto i 20 dollari ad azione, meglio se 17/18, è normale che al collocamento di un'azienda così sovrastimata e sovraesposta ci fosse un rimbalzo verso il basso.
Il rimbalzo è quasi fisiologico se all'ultimo momento, come è accaduto a Facebook, si decide per avidità di chi cura il collocamento più che per esigenze dell'azienda, di aumentare del 25% la disponibilità delle azioni.
Il trend, quindi, potrebbe essere di restare per parecchi mesi sotto il prezzo di collocamento, un po' come è accaduto ad Amazon, per citare un nome di azienda di servizi internet, per poi decollare.
Ogni considerazione intorno alla bolla di internet intesa come quella che ha coinvolto le borse anni fa è del tutto infondata, di certo si devono ripristinare degli equilibri che, in questo momento, sono venuti a mancare.
Il peso dell'azione Facebook, inoltre, dipenderà molto dalle acquisizioni che sarà in grado di fare sul mercato, perché l'espansione non avverrà solo in modo diretto e, anche questo aspetto, tutto sommato molto umorale all'interno dei meccanismi delle quotazioni, avrà un peso considerevole.

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