Cocco (Microsoft): Investire sulla formazione e indirizzare le ragazze alle facoltà scientifiche
Un'idea, un evento, un momento di incontro, riflessione e formazione dedicato alle ragazze su temi tecnico-scientifici. Se si potesse sintetizzare cosa sia la Nuvola Rosa, non si riuscirebbe a dirlo meglio. Un'iniziativa di Microsoft Italia, portata avanti con l'impegno e la determinazione di Roberta Cocco, Direttore Responsabilità Sociale dell'azienda. Un progetto ambizioso, organizzato con la partecipazione del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Sapienza Università di Roma, con il supporto della Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione del MIUR, Microsoft Italia, con una serie di partner come ASUS, Avanade, Intel e Telecom Italia e si avvale della knowledge partnership di McKinsey & Company e dell’associazione Valore D, da sempre impegnata nella valorizzazione del talento femminile. L’evento si avvale anche della collaborazione di Adecco, Fondazione Cariplo, Junior Achievement, Fondazione Mondo Digitale.
Pochi giorni prima dell'evento abbiamo voluto porle qualche domanda per capire che cosa rappresenta la Nuvola Rosa.

La Nuvola Rosa è arrivata alla seconda edizione. Cos'è realmente?
La Nuvola Rosa è un progetto di respiro internazionale, grazie al supporto delle più importanti istituzioni a livello mondiale come UN WOMEN, l’Entità delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment Femminile, UNric, ITU e UNESCO, che si pone l'obiettivo di raccontare alle ragazze che si affacciano al mondo del lavoro come la tecnologia possa essere una chiave importante per il loro futuro e per il futuro del nosto paese.
Tecnologia e occupazione femminile non sempre si sono coniugate perfettamente.
I numeri sono chiari, oltre il 42% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non ha lavoro e l’Italia resta fanalino di coda in Europa in particolare per quanto riguarda l’occupazione femminile, con solo il 46,5% delle donne che lavorano. A fronte di ciò in Europa risultano tuttora disponibili 449mila posizioni nel mondo del digitale che si prevede che nel 2020 saranno comprese tra 730 mila e 1,35 milioni: in questo contesto emerge sempre più come la formazione tecnico scientifica possa giocare un ruolo chiave nella ricerca di lavoro, soprattutto per quanto riguarda le donne. E’ qui che si inserisce la Nuvola Rosa e che, rispetto all’anno passato, vede un’attenzione ancora maggiore all’aspetto della formazione, con un aumento dei training e delle opportunità lavorative disponibili per le ragazze partecipanti.

Come è possibile aiutare queste ragazze a trovare un posto di lavoro?
Ci sono due strade per intervenire sull’occupazione femminile, che al momento in Italia è davvero bassa, basti pensare che in Europa solo Malta è peggio di noi, e che la nostra media delle donne occupate è di circa 10 punti inferiore a quella europea.
La prima è quella di investire sempre di più in formazione, avvicinando alle ragazze a percorsi formativi più inconsueti, come quelli delle facoltà scientifiche, identificati fino ad oggi come più adatti a un immaginario maschile. Questo anche nell’ottica della creazione di nuovi posti di lavoro legati a professioni digitali.
E la seconda?
La seconda strada invece si rivolge alle donne che già lavorano, che possono trarre beneficio dalla tecnologia per potere conciliare vita personale e professionale. Non è possibile, nel 2014, doversi trovare a scegliere tra famiglia e carriera, è fondamentale che ogni donna sia messa nelle condizioni di lavorare e allo stesso tempo di portare avanti una vita personale più che soddisfacente. La tecnologia deve essere ogni giorno di più alleata delle donne! Sono sempre molto contenta di poter dire che le aziende con una forte percentuale di donne sono solitamente aziende con buona produttività e grande creatività.
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