Unioncamere: nel 2015 torna in positivo il clima d'affari
A trainare le nostre imprese sarà il mercato estero: +40,9 punti percentuali il saldo tra attese di incremento e di diminuzione delle esportazioni, con un 49,1% di imprese industriali che si schiera decisamente a favore di un aumento dellexport
Il sistema produttivo inizia a credere nella ripresa economica attesa per il 2015. Quasi il 48% delle imprese del nostro Paese, interpellate da Unioncamere nell'ambito dell'Eurochambres Economic Survey 2015, l'indagine realizzata ogni anno dai sistemi camerali europei, confida in una sostanziale stabilità degli affari, il 27,7% invece ritiene che le cose andranno meglio mentre un ulteriore 24,4% si mostra pessimista. Il sentiment complessivo, comunque, torna positivo, visto che la differenza tra attese di aumento e di diminuzione del giro d'affari è pari a 3,3 punti percentuali. Un bel recupero, quindi, rispetto ai -12,8 punti percentuali che accompagnano l'analogo giudizio relativo al 2014, ma ben al di sotto dei 10,6 punti di saldo registrati come media tra tutti i Paesi che hanno partecipato all'indagine.

"Le nostre imprese, soprattutto quelle internazionalizzate, sperano davvero che il 2015 sia l'anno conclusivo di questa lunga e difficile crisi", sostiene il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. "Quest'anno l'Italia avrà appuntamenti importanti, primo tra tutti l'Expò, una straordinaria vetrina che proietterà l'immagine del nostro Paese nel mondo. Mi auguro che essa contribuisca a rilanciare anche il mercato interno, che mostra ancora grandi segni di sofferenza".
A trainare, dicono le nostre imprese, sarà il mercato estero: +40,9 punti percentuali il saldo tra attese di incremento e di diminuzione delle esportazioni, con un 49,1% di imprese industriali che si schiera decisamente a favore di un aumento delle vendite estere e solo l'8,2% che è convinto di una loro diminuzione. Decisamente modeste, invece, le attese riguardanti una ripresa del mercato interno: il 53% del tessuto produttivo italiano ritiene infatti che le vendite all'interno dei nostri confini nazionali saranno stabili, il 22,1% che esse miglioreranno e il 24,9% che diminuiranno. Il saldo, quindi, risulta negativo per 2,8 punti percentuali ma comunque in forte recupero rispetto al pre-consuntivo per il 2014 (-13,6), evidenziando quindi le grandi difficoltà ancora vissute dal nostro sistema economico rispetto agli altri Paesi europei, che in media, per questo indicatore, registrano un saldo positivo di 10,6 punti percentuali circa le previsioni per il 2015.
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