La prossima mossa della BCE? Soldi dall'elicottero
Dembik (Saxo Bank): Se il canale bancario non funziona, perché allora non distribuire denaro direttamente alle famiglie? L'impatto macroeconomico potrebbe risultare migliore delle attuali misure di QE, di cui sono invece noti gli svantaggi
Nonostante le misure straordinarie messe in atto dalla BCE, l'Eurozona sembra bloccata in una prolungata fase di bassa inflazione e generazione di ricchezza economica.
Il fallimento del QE e dei tassi negativi minaccia la credibilità della banca centrale. Non solo: la Federal Reserve sembra mostrare di poter raggiungere con successo il proprio obiettivo di inflazione per i prossimi anni. L'inflazione di fondo americana, strettamente monitorata da parte delle banche centrali, ha raggiunto a gennaio l'1,7% annuale, che corrisponde al livello più alto dal luglio 2014. Nell'Eurozona non solo è rimasta all'1% nello stesso periodo, ma sta continuando a rallentare.

Sorge spontaneo chiedersi se i meccanismi utilizzati dalla BCE, che si tratti di riacquisto di attività o di tassi negativi, siano sufficientemente adeguati a permettere un recupero, che sia di crescita o di inflazione. Saranno necessarie altre misure? Una delle opzioni in discussione è quella dei cosiddetti soldi dall'elicottero (helicopter money). Ma che cosa si intende?
Fino ad ora, la BCE ha cercato di ridurre i costi di indebitamento sul mercato interbancario per stimolare il mercato del credito. Tuttavia, è importante ricordare che il canale di trasmissione delle politiche monetarie di easing all'economia reale non sta funzionando così bene com'era stato inizialmente previsto. Il costo del credito è calato sia per le aziende leader sui mercati dei capitali, sia per le PMI, che accendono prestiti presso le banche commerciali. Il problema è che i bassi tassi d'interesse non generano automaticamente un'efficace ripresa degli investimenti privati, quanto piuttosto un aumento dei volumi di riacquisto di azioni e di riserve di liquidità per le imprese. Inoltre, i prestiti rimangono particolarmente deboli per le PMI a causa della continua mancanza di fiducia nelle prospettive future. La BCE può tagliare i tassi il più possibile, ma senza una sufficiente domanda di prestito la crescita e l'inflazione non possono riprendersi. La riduzione della velocità di circolazione della moneta, sia negli Stati Uniti che nell'Eurozona, è un perfetto esempio di questa tendenza, cresciuta dalla crisi finanziaria del 2008.
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