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06/04/2016

economia

La prossima mossa della BCE? Soldi dall'elicottero

Dembik (Saxo Bank): Se il canale bancario non funziona, perché allora non distribuire denaro direttamente alle famiglie? L'impatto macroeconomico potrebbe risultare migliore delle attuali misure di QE, di cui sono invece noti gli svantaggi

Nonostante le misure straordinarie messe in atto dalla BCE, l'Eurozona sembra bloccata in una prolungata fase di bassa inflazione e generazione di ricchezza economica.
Il fallimento del QE e dei tassi negativi minaccia la credibilità della banca centrale. Non solo: la Federal Reserve sembra mostrare di poter raggiungere con successo il proprio obiettivo di inflazione per i prossimi anni. L'inflazione di fondo americana, strettamente monitorata da parte delle banche centrali, ha raggiunto a gennaio l'1,7% annuale, che corrisponde al livello più alto dal luglio 2014. Nell'Eurozona non solo è rimasta all'1% nello stesso periodo, ma sta continuando a rallentare.
Sorge spontaneo chiedersi se i meccanismi utilizzati dalla BCE, che si tratti di riacquisto di attività o di tassi negativi, siano sufficientemente adeguati a permettere un recupero, che sia di crescita o di inflazione. Saranno necessarie altre misure? Una delle opzioni in discussione è quella dei cosiddetti soldi dall'elicottero (helicopter money). Ma che cosa si intende?
Fino ad ora, la BCE ha cercato di ridurre i costi di indebitamento sul mercato interbancario per stimolare il mercato del credito.

Tuttavia, è importante ricordare che il canale di trasmissione delle politiche monetarie di easing all'economia reale non sta funzionando così bene com'era stato inizialmente previsto. Il costo del credito è calato sia per le aziende leader sui mercati dei capitali, sia per le PMI, che accendono prestiti presso le banche commerciali. Il problema è che i bassi tassi d'interesse non generano automaticamente un'efficace ripresa degli investimenti privati, quanto piuttosto un aumento dei volumi di riacquisto di azioni e di riserve di liquidità per le imprese. Inoltre, i prestiti rimangono particolarmente deboli per le PMI a causa della continua mancanza di fiducia nelle prospettive future. La BCE può tagliare i tassi il più possibile, ma senza una sufficiente domanda di prestito la crescita e l'inflazione non possono riprendersi. La riduzione della velocità di circolazione della moneta, sia negli Stati Uniti che nell'Eurozona, è un perfetto esempio di questa tendenza, cresciuta dalla crisi finanziaria del 2008.
Se il canale bancario non funziona, perché allora non distribuire i soldi direttamente alle famiglie? Una modalità sarebbe per la BCE quella di versare ad ogni famiglia un importo specifico su un conto bancario speciale, utilizzabile esclusivamente per il rimborso di un debito esistente.

Gli effetti per i debitori sarebbero immediati: la riduzione del debito, la rinnovata fiducia nelle prospettive future, e di conseguenza l'aumento del potere d'acquisto e dei consumi. Che svolta immediata! Per chi non è indebitato, si potrebbe ipotizzare invece l'investimento delle somme in progetti di infrastrutture europee: uno stimolo agli investimenti in un'ottica di rendimenti di lungo termine.
Si tratta di una buona soluzione? Può sembrare un'idea ridicola, ma l'impatto macroeconomico potrebbe risultare migliore delle attuali misure, di cui sono invece noti gli svantaggi quali l'aumento delle bolle speculative su diversi segmenti di mercato.
Mario Draghi non ha escluso questo scenario durante la conferenza stampa a chiusura dell'ultima riunione della BCE, quando ha descritto la sua posizione. "Non abbiamo mai realmente considerato o discusso l'idea dell'elicottero", ha dichiarato. "Si tratta di un concetto molto interessante, attualmente in fase di discussione non soltanto tra gli accademici. Tuttavia, per ora non lo abbiamo ancora analizzato".



Il fulcro di questo intervento è l'apertura che se ne evince nei confronti di questa opzione. Ricorda un po' le prime osservazioni fatte diversi anni fa in materia di tassi negativi. Tuttavia, la messa in atto di una simile misura sarebbe tutt'altro che semplice per problemi tecnici, e indubbiamente legali. È piuttosto probabile, in particolare, che la Germania si opponga, richiedendo il parere della propria Corte costituzionale.

Christopher Dembik, Economist Saxo Bank


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