Perché l'high yield europeo è interessante (anche per gli americani)
Della Vedova (T. Rowe Price): nel valutare il semento è però necessario che gli operatori siano altamente selettivi e intraprendano ricerche approfondite prima di decidere quali obbligazioni acquistare
Una serie di fattori concomitanti sembra destinata a rendere alcune aree del settore high yield europeo mature per gli investimenti quest'anno. Forti fondamentali creditizi, un contesto macroeconomico favorevole e un'abbondanza di nuove emissioni potrebbero presentare una serie di interessanti opportunità per gli investitori del settore. Ma mentre molte di queste nuove emissioni avranno il potenziale per fornire buoni risultati a lungo termine, altre invece no, motivo per cui sarà vitale saperle selezionare con cura.

Rischio default ai minimi da un decennio
In termini qualitativi, il mercato high yield europeo è più forte che mai. L'agenzia di rating Moody's prevede che il tasso di default tra gli emittenti europei del settore sarà pari all'1,1% alla fine dell'anno, il tasso più basso da 10 anni e meno della metà del 2,4% previsto per i corrispettivi statunitensi. Ciò è in parte dovuto all'attuale composizione del settore high yield europeo: al momento, in Europa ci sono più emittenti con rating BB e meno CCC rispetto agli Stati Uniti. Un'altra ragione è che il ciclo del credito statunitense si trova in una fase molto più avanzata in confronto al Vecchio Continente, ed è pertanto più soggetto a rischi, come maggiori pressioni inflazionistiche e potenziale debolezza valutaria.
I costi di copertura valutaria in Europa attraggono gli investitori Usa
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