Il miglioramento della corporate governance in Europa potrebbe trainare i rendimenti
Segal (Neuberger Berman): le società europee stanno prestando maggiore attenzione al valore per gli azionisti e questo potrebbe ulteriormente favorire il miglioramento dei fondamentali già in atto
Nel 2017, i mercati azionari europei hanno registrato performance superiori rispetto ai listini del resto del mondo sviluppato, ma un'ondata di volatilità globale nel primo semestre del 2018 ha parzialmente frenato questo slancio. Con ogni probabilità si tratta di un rallentamento temporaneo, poiché alla luce dell'ampliamento e dell'accelerazione della ripresa europea, nonché della crescita degli utili societari, le valutazioni azionarie rimangono interessanti.

Inoltre, alcuni segnali indicano che i team manageriali delle società europee stanno iniziando ad abbracciare nuove iniziative a favore degli azionisti. Si tratta di operazioni in atto da tempo negli Stati Uniti e che potrebbero accelerare ulteriormente la crescita degli utili nel Vecchio Continente, sostenendo la sovraperformance del mercato azionario europeo rispetto a quello statunitense.
Attivismo degli azionisti: iniziative che puntano al cambiamento
Gli investitori attivi di norma spingono le società ad adottare iniziative volte a creare valore per gli azionisti stessi. Si tratta di operazioni che vanno dal miglioramento dell'operatività aziendale all'allocazione di capitale e possono arrivare fino alla sostituzione di alcuni membri dei Consigli di Amministrazione o addirittura alla cessione della società. Gli investitori attivi sono molto diffusi negli Stati Uniti, ma in altri mercati, tra cui l'Europa, hanno avuto un ruolo meno rilevante contrastato per lungo tempo da freni di natura sia legale che culturale. Tuttavia, quando negli Stati Uniti i margini di profitto e le valutazioni azionarie hanno raggiunto il picco, molti investitori attivi hanno iniziato a volgere lo sguardo verso l'Europa, soprattutto verso le grandi società multinazionali.

È probabile che ci vorrà del tempo prima che gli azionisti attivi prendano piede in Europa, ma gli impedimenti legali di un tempo stanno iniziando a venir meno. Nel 2017, ad esempio, l'Unione europea ha rivisto la Direttiva sui diritti degli azionisti per incoraggiare espressamente sia l'impegno a lungo termine di questi ultimi, sia una maggiore trasparenza da parte delle società. Ci aspettiamo che queste e altre nuove regole, che saranno promulgate nei prossimi anni, rafforzeranno ulteriormente i diritti degli investitori, dando forse il via a una nuova ondata di iniziative volte a creare valore per gli azionisti da parte delle società europee, sia in risposta che in previsione dell'interesse che gli attivisti potrebbero mostrare nei loro confronti.
La specializzazione: maggior focus per un maggior valore
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