Adottare l'AI è un imperativo per tutte le aziende, ma solo 2 su 5 hanno avuto reali benefici
Pessina (BCG): le imprese devono integrare seriamente la practice nella loro strategia e nei loro processi di core business. E devono risolvere il problema della formazione
Dopo un lungo periodo di progressi, l'Intelligenza Artificiale (AI) è ora pronta a diventare una significativa fonte di valore per molte aziende. Tuttavia, per molti manager rimane la preoccupazione per i rischi legati all'inserimento della nuova tecnologia nella strategia aziendale.
Come rivelato dal nuovo studio del MIT Sloan Management Review (MIT SMR) con BCG Gamma e BCG Henderson Institute "Winning With AI: Pioneers Combine Strategy, Organizational Behavior, and Technology", le aziende sottovalutano ancora il potere dell'AI.

L'analisi si basa su un sondaggio rivolto a oltre 2.500 dirigenti e diverse interviste approfondite con i maggiori esperti del settore. I dati raccolti rivelano che nove dirigenti su dieci sono d'accordo sul fatto che l'AI rappresenta un'opportunità di business per la loro azienda. Sette aziende su dieci hanno registrato un impatto minimo o nullo derivante dall'uso dell'AI. Nel 90% delle aziende che hanno investito nell'AI, meno di due su cinque riferiscono di aver ottenuto vantaggi commerciali dall'AI negli ultimi tre anni. Nel 2019, il 45% degli esperti ha affermato di aver percepito qualche forma di rischio legata all'AI, indice in aumento rispetto al 37% del 2017.
Lo studio sottolinea quanto, per chi si trova alla guida di un'azienda, sia urgente sciogliere alcuni nodi legati all'adozione dell'AI. Mentre alcune imprese hanno chiaramente capito come avere successo, la maggior parte di loro ha ancora difficoltà a generare valore con l'AI. Per tracciare un percorso è urgente trovare un metodo che permetta alle aziende di sfruttare le opportunità offerte dall'AI gestendone i rischi e riducendo al minimo le complessità .
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