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07/01/2021

economia

Il 2021 sarà l'anno del Giappone

Archibald Ciganer (T. Rowe Price): la storia mostra che il Paese ha spesso sovraperformato nei periodi successivi ai minimi del ciclo economico

L'azionario giapponese è ben posizionato per eccellere nel 2021 e vi sono diversi fattori che suggeriscono un outlook positivo, non da ultimo, la natura ciclica del mercato nipponico, fortemente esposto alla ripresa globale post-pandemia. Ecco quattro ragioni per cui siamo convinti che sia il momento giusto per investire nel Paese del Sol Levante.

Il Giappone è un mercato ciclico

A livello domestico, il Giappone ha gestito bene la crisi sanitaria, con tassi di contagio e mortalità relativamente bassi. Tuttavia, l'azionario nipponico ha sottoperformato da inizio anno e continua a scambiare a prezzi scontati rispetto ad altri mercati.
Infatti, quello giapponese è un mercato altamente ciclico, e ciò ha pesato sulla performance nel 2020 per via dell'impatto della pandemia sul commercio globale. Ora però il Paese è ben posizionato per beneficiare della ripresa globale post-pandemia e le valutazioni sono molto attraenti. In quest'ottica, abbiamo amentato l'esposizione a settori ciclici come alimentari, elettronica, automazione e automotive.



Il Giappone è leader nella manifattura

Dalla robotica avanzata ai semiconduttori, fino alla tecnologia 5G, il Giappone è patria di gruppi industriali e tecnologici che sono leader mondiali, molti dei quali supportati da venti favorevoli di lungo periodo. Per fare un esempio, il coronavirus ha messo in evidenza i rischi legati a una forza lavoro assottigliata o non disponibile e la necessità quindi di una maggiore automazione degli impianti nel post-pandemia. Allo stesso tempo, molte aziende hanno beneficiato del lancio del 5G e della domanda secolare di semiconduttori. Siamo convinti che l'outlook per queste aziende possa solo migliorare da qui in avanti.

La trasformazione digitale del Giappone è pronta ad accelerare

Sebbene il Giappone sia rinomato per l'eccellenza manifatturiera in diversi settori, il permanere di numerose abitudini sociali e lavorative superate continua a creare inefficienze e a ridurre la produttività. Aree come l'e-commerce e i pagamenti contactless restano poco diffusi rispetto agli altri Paesi occidentali, e vi è un ritardo anche negli investimenti in tecnologia per il posto di lavoro e infrastrutture di cloud computing.


Un aspetto importante è che il nuovo Primo Ministro, Yoshihide Suga, si è posto in continuità con il suo predecessore Shinzo Abe nel dare priorità al programma di riforme strutturali per il Paese e nell'individuare la trasformazione digitale come il tema più urgente a livello nazionale. La creazione di un nuovo Ministero degli Affari Digitali e di una Agenzia Digitale con il compito di amministrare, supervisionare e promuovere tale trasformazione sottolinea l'impegno del Governo in questo senso.
Questo contesto è molto positivo per i settori e le aziende che sono in prima linea in questo processo di trasformazione. Per questo investiamo in molte di queste aree, come telemedicina, cloud computing e pagamenti online, considerando anche le aziende più piccole e meno conosciute.

La riforma della governance societaria è reale, anche se solo agli inizi

Alcuni investitori sono convinti che le valutazioni basse delle azioni giapponesi siano giustificate da standard di governance scadenti e scarsi rendimenti per gli azionisti. Questa convinzione, che un tempo poteva essere giustificata, oggi però non riflette più in modo adeguato la realtà aziendale del Giappone.



Infatti, nell'ultimo decennio vi è stato un progresso rapido e significativo degli standard di governance, che continua ancora oggi. Anche il miglioramento dei rendimenti per gli azionisti negli ultimi anni è innegabile: la quantità di riacquisti azionari da parte delle società giapponesi ha toccato un massimo storico nel 2019 e, sebbene vi sia stato un comprensibile calo nel 2020, a marzo di quest'anno Softbank ha lanciato il riacquisto più consistente della sua storia. Nel 2021 ci aspettiamo un netto incremento dei rendimenti sulle azioni nipponiche. Inoltre, il Coronavirus ha prodotto un'accelerazione forzata delle ristrutturazioni societarie nel Paese: questo sarà un anno record, con le Opa in deciso aumento rispetto al 2019.
Con le dimissioni di Abe il timore era che il programma Abenomics di riforme economiche e strutturali si interrompesse. Tuttavia, il nuovo Primo Ministro Suga, in precedenza Segretario generale di gabinetto e braccio destro di Abe, ha messo in chiaro che il suo governo porterà avanti l'agenda di riforme, con incentivi fiscali per le società che intraprendono cambiamenti e iniziative per promuovere la trasformazione del business.



Per concludere, siamo fiduciosi sulle prospettive del Giappone nel 2021 e oltre. La nomina di Suga a Primo Ministro è positiva e la priorità data alla digitalizzazione del Paese per migliorare la produttività potrebbe far aumentare gli utili e generare rendimenti migliori per gli investitori. Crediamo anche che sia il momento giusto per investire in Giappone data l'esposizione alla ripresa globale: la storia mostra che il Paese ha spesso sovraperformato nei periodi successivi ai minimi del ciclo economico. Per questo, pensiamo che gli utili possano superare le aspettative del consensus. Ci aspettiamo inoltre ulteriori miglioramenti e ristrutturazioni in tutti i settori e un maggiore focus sulla sostenibilità a lungo termine del business e i rendimenti per gli azionisti.
Archibald Ciganer, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV - Japanese Equity, T. Rowe Price


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