Temporary manager sempre più richiesti dalle PMI
A inizio anno il 77% dei professionisti ad interim italiani intervistati risulta occupato con un contratto part-time o full time. La gestione del cambiamento la principale difficoltà affrontata
Molte aziende italiane negli ultimi anni hanno vissuto momenti di difficoltà a causa della mancanza di una classe manageriale adeguata. Un aiuto arriva dal Temporary manager, ovvero professionisti in grado di intervenire solo il tempo necessario per riorganizzare e rilanciare l'azienda e figure sempre più apprezzate dalle PMI italiane. Gli imprenditori hanno così la possibilità di avere risorse qualificate mantenendo una maggiore flessibilità e contenendo i costi, aspetti a cui sono particolarmente attenti. Secondo l'indagine promossa da INIMA - network internazionale che raggruppa le associazioni di temporary manager in Europa - condotta su 750 professionisti ad Interim, a inizio anno ben il 77% dei manager italiani intervistati risulta occupato con un contratto part-time (41%) o full time (36%). Un dato nettamente superiore alla media europea (55%). Per quanto riguarda l'utilizzo medio nel 2020, ovvero il rapporto tra giorni di attività rispetto al numero totale di giorni lavorativi, l'Italia si posiziona al terzo posto con il 59%, dietro solo alla Germania (73%) e alla Svizzera (65%).

Positive le attese per l'anno in corso, con il 70% degli intervistati che prevede per l'anno in corso uno sviluppo del mercato.
"Il dato che emerge nell'indagine a livello europeo - afferma Jonathan Selby, presidente di Inima e consigliere di Leading Network - è che sempre di più l'utilizzo dei manager va verso un aumento della flessibilità . Ma mentre nel nord Europa questo si concretizza con una riduzione dei tempi degli incarichi, che sono in prevalenza full time, in Italia si registra un progressivo aumento delle missioni di Temporary management part-time, che ormai hanno superato il numero di quelle full-time".
"L'aumento progressivo dei contratti part-time in Italia, modalità presente da almeno una decina di anni in Italia, è dovuto al fatto che sempre più PMI sono interessate ad usare la figura del Temporary manager con l'obiettivo di contenere i costi", afferma Federico Ferrarini, Presidente di Leading Network (nella foto). "Dalla ricerca emerge inoltre l'accentuata presenza nel mercato italiano, rispetto a quello europeo, delle missioni relative allo sviluppo del business, spinte probabilmente dagli incentivi statali a riguardo. Gli incentivi, infatti, possono fare da volano all'uso e agli interventi di temporary management che si ritengono più strategiche per lo sviluppo delle aziende".
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