BCE e UE vogliono la recessione?
Sono passati tre anni, era il 12 marzo 2020, la signora Lagarde al suo insediamento post Draghi fece crollare le borse dicendo la famosa frase: "la BCE non è qui per chiudere gli spread". Il giorno dopo, nelle segrete stanze, qualcuno la prende per un orecchio e fa marcia indietro. In molti pensano, ma non dicono, che sia inadeguata al ruolo.
Passiamo al 2022. L'inflazione sale vertiginosamente in tutto il mondo per vari motivi, tra cui una forte speculazione sulle materie prime e la guerra in Ucraina, e sempre Lagarde inizia una furiosa escalation sui tassi di interesse, che intende proseguire anche nel 2023. L'effetto è una immediata contrazione del credito per imprese e famiglie, messe già in crisi dall'inflazione, e che si stavano riprendendo dalla pandemia. Abbattere i consumi per raffreddare l'inflazione è la ricetta che anche la FED americana ha adottato, ma la loro economia è profondamente diversa dalla nostra.