Se il mondo ci volta le spalle
Il mondo sta cambiando in fretta. Secondo l'ultimo report Afghanistan, Algeria, Argentina, Bahrain, Bangladesh, Bielorussia, Egitto, Indonesia, Iran, Kazakistan, Messico, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Senegal, Sudan, Siria, Emirati Arabi Uniti, Thaylandia, Tunisia, Turchia, Uruguay, Venezuela e Zimbabwe, hanno presentato domanda di adesione ai BRICS. Si potrebbero quindi unire a Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Formerebbero un fronte che difficilmente l'occidente, specialmente l'Europa, potrebbe contrastare geopoliticamente. Da un lato occorre tener conto dell'aspetto demografico, che vedrebbe nei nuovi BRICS gran parte della popolazione mondiale. Dall'altro, c'è il fatto che al di là dei 5 Paesi iniziali, gli altri posseggono gran parte delle risorse del pianeta. E per risorse intendiamo sia quelle energetiche sia alimentari. L'Europa, unitamente a USA, Giappone, UK e Australia può vantare al momento una supremazia finanziaria, ma oltre non si va. Nemmeno a livello di armamenti. A livello tecnologico poi, con la grande crescita di Cina e India la leadership non è poi così solida. E se teniamo conto che negli USA, come nel nostro continente, la recessione è dietro l'angolo - senza contare il problema dell'inflazione - il futuro non è roseo.