L'AI nelle aziende italiane fatica a decollare: solo il 9% dei progetti porta a trasformazioni reali | BusinessCommunity.it
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23/07/2025

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L'AI nelle aziende italiane fatica a decollare: solo il 9% dei progetti porta a trasformazioni reali

Mauzaize (ServiceNow): la maturità dell'intelligenza artificiale nelle aziende italiane cala, ma c'è un'opportunità di crescita nell'adozione strategica e nella governance dei dati

Un recente studio di ServiceNow, in collaborazione con Oxford Economics, rivela come le aziende italiane stiano incontrando difficoltà nel tradurre le ambizioni legate all'Intelligenza Artificiale (AI) in una effettiva esecuzione su larga scala. I dati della seconda edizione dell'Enterprise AI Maturity Index indicano che solo il 9% dei progetti basati sull'AI in Italia si fonda su una visione veramente integrata e su investimenti capaci di generare una trasformazione profonda.
La ricerca evidenzia una tendenza inaspettata nell'area di Europa e Medio Oriente (EMEA), inclusa l'Italia. Nonostante gli investimenti nell'Intelligenza Artificiale siano in crescita, il punteggio medio di maturità dell'AI è diminuito significativamente. In EMEA si è registrato un calo di 10 punti rispetto all'anno precedente, passando da 44 a 34. L'Italia, nello specifico, ha visto il suo punteggio scendere di 11 punti, attestandosi a 33 dai 44 iniziali. L'AI Maturity Index di ServiceNow valuta cinque aree chiave per l'adozione dell'AI: strategia e leadership, integrazione dei workflow, gestione dei talenti e della forza lavoro, governance dell'AI e investimenti.

L'innovazione nel campo dell'Intelligenza Artificiale sta procedendo a un ritmo molto rapido, ma la capacità delle organizzazioni di implementare e scalare l'AI in modo strutturato non riesce a tenere il passo. Questo divario ostacola la piena realizzazione del potenziale di queste tecnologie avanzate.
"In Europa e Medio Oriente le organizzazioni stanno accelerando i progetti di intelligenza artificiale, ma molte sono ancora nelle fasi iniziali del loro percorso. È importante, però, che riconoscano il potenziale di questa tecnologia e gettino le basi per far funzionare i dati al meglio, fornendo al personale le competenze per utilizzare l'AI in tutta sicurezza. Secondo IDC, la spesa in Europa per l'intelligenza artificiale raggiungerà i 144,6 miliardi di dollari nel 2028. L'opportunità è enorme ed è il momento di sfruttare questa nuova energia partendo dalle basi giuste", ha dichiarato Cathy Mauzaize, President, EMEA at ServiceNow.

Lo studio individua tre tendenze principali che caratterizzano il percorso di adozione dell'AI e le condizioni necessarie per trasformare il successo iniziale in una trasformazione duratura.
La prima tendenza è che l'Intelligenza Artificiale avanza più velocemente della capacità delle organizzazioni di sfruttarla appieno. In Italia, ad esempio, il 40% delle aziende ha lanciato oltre 100 casi d'uso legati all'AI nell'ultimo anno, dimostrando un forte interesse per la sperimentazione su larga scala. Tuttavia, la maggior parte di questi progetti rimane nelle fasi iniziali di implementazione. Solo il 9% raggiunge la fase di augmentation, la quale rappresenta il livello più avanzato dove l'innovazione è guidata da una visione integrata dell'AI e da investimenti trasformativi.

La seconda tendenza riguarda l'Agentic AI, ovvero l'Intelligenza Artificiale capace di agire in modo autonomo, che si presenta come una chiara opportunità per rimodellare l'automazione aziendale. Nonostante il 15% delle organizzazioni in EMEA la stia già utilizzando e un ulteriore 42% preveda di implementarla entro dodici mesi, la familiarità con questa tecnologia è ancora limitata. Solo una su cinque organizzazioni si sente a proprio agio con l'Agentic AI e ne comprende appieno il potenziale, evidenziando un notevole divario di conoscenze. I primi adottanti in Europa e Medio Oriente riportano benefici significativi, con il 58% che segnala margini lordi incrementati, il 59% maggiore efficienza e produttività, e il 60% esperienze migliorate.


Infine, la terza tendenza indica che la governance è l'anello debole nell'adozione dell'AI, sebbene non in Italia. L'aumento dell'adozione dell'Intelligenza Artificiale su vasta scala introduce nuove sfide in termini di sicurezza informatica, privacy e conformità normativa. In Europa e Medio Oriente, i progressi nella governance sono in stallo, con una diminuzione del 3% anno su anno nella capacità di gestione. L'Italia, tuttavia, mostra una controtendenza positiva: il numero di organizzazioni con capacità di governance dei dati AI è aumentato dal 39% al 45% rispetto all'anno precedente. Parallelamente, le aziende che riescono a eliminare i silos di dati e operativi sono diminuite dal 37% al 30%. La sicurezza dei dati rappresenta una delle principali preoccupazioni in Italia, ed è identificata come un ostacolo cruciale alla scalabilità dell'Intelligenza Artificiale. Per scalare l'AI in modo sicuro ed efficace, è fondamentale integrare politiche, supervisione e responsabilità nelle piattaforme fin dalle fasi iniziali, adottando un approccio strategico alle nuove tecnologie.


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