Un Secolo di Successo nella Protezione della Proprietà Intellettuale - Libro "100 anni di AIPPI Gruppo Italiano" | BusinessCommunity.it
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23/07/2025

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Un Secolo di Successo nella Protezione della Proprietà Intellettuale - Libro "100 anni di AIPPI Gruppo Italiano"

Lavagnini (AIPPI): l'associazione ha un ruolo fondamentale nella formazione dei giovani professionisti e nello sviluppo territoriale dei progetti; inoltre, si dialoga a livello internazionale.

Qual è il ruolo che la comunità di giuristi italiani ha svolto nell'affermazione della cultura industrialistica? E quale il rapporto con il mondo imprenditoriale italiano, promotore del Made in Italy tanto apprezzato in ogni angolo del pianeta? Per avere un'idea precisa di questo contributo giunge per merito di AIPPI - Associazione Internazionale per la Protezione della Proprietà Intellettuale, la principale associazione no-profit al mondo dedicata allo sviluppo e al miglioramento delle leggi per la protezione della proprietà intellettuale, con sede in Svizzera e oltre 8000 membri in tutto il mondo provenienti da oltre 110 paesi.

Nel 2025 si celebrano i 100 anni di attività del Gruppo Italiano, sotto la presidenza di Simona Lavagnini, avvocata milanese specializzata in IP e diritto delle nuove tecnologie.
Per l'occasione AIPPI Italia ha pubblicato il volume 100 anni di AIPPI Gruppo Italiano (in edizione italiano inglese) nel quale sono ripercorse le tappe pionieristiche della crescita e sviluppo in Italia della cultura giuridica legata alla proprietà intellettuale. Una storia che si sviluppa tra le due guerre, e che vede la progressiva affermazione di questo branca del diritto in stretta connessione con la nascita della grande industria italiana. Insomma, leggendo il testo si ripercorre al tempo stesso la storia della nostra industria e l'affermazione del prodotto italiano nel mondo.

Qual è il ruolo che AIPPI ha svolto nell'affermazione di una cultura IP in Italia, chiediamo alla Presidente LavagniniÈ un ruolo molto rilevante, come si può comprendere scorrendo la documentazione storica del periodo fra fine Ottocento e inizio Novecento, quando si sono consolidate le normative in materia di proprietà intellettuale. Alla fondazione di *AIPPI hanno infatti partecipato pionieri in campo legale come l'avv. prof. Moise Amar, che scrisse i primi testi universitari nella materia, nonché tecnici esperti come l'ingegnere Carlo Barzanò. Successivamente hanno fatto parte di AIPPI con ruoli importanti personalità come il principe Piero Ginori Conti, o Gino Olivetti, nonché industriali come l'ing. Giovanni Caproni, l'ing. Ernesto BredaGian Battista Pirelli. Praticamente AIPPI rappresentava e rappresenta tuttora tutte le anime dell'IP e grazie a questa sua rappresentatività ha svolto e svolge un ruolo credibile nello studio, nella promozione e nell'armonizzazione della protezione della proprietà intellettuale.*

Il Gruppo AIPPI in Italia conta oggi circa 600 iscritti, che ne fa il 4° a livello mondiale dopo quello Tedesco (800), Giapponese e Francese (700 ciascuno). La forza di AIPPI, in questo anche grazie all'impulso di presidenze fortemente dedite all'affermazione del progetto (tra tutte ricordo quelle del compianto Luigi Carlo Ubertazzi), è sempre stata nella formazione dei giovani professionisti che si affacciano alla materia e nello sviluppo sul territorio di progetti ed iniziative che avvicinino sempre di più il mondo accademico e produttivo ai grandi temi della proprietà industriale.

Merita menzione, a conferma della vitalità intellettuale e scientifica di AIPPIPTO - Parere Tecnico Obiettivo, nato nel 1995 da un'intuizione del presidente Giovanni Pellegrini che pensò ad AIPPI come soggetto terzo incaricato da una parte richiedente della scelta di un esperto tecnico per fornire valutazioni neutrali ed obiettive relative ad un argomento in materia di proprietà intellettuale. Oggi come allora viene sorteggiato un componente in carica del comitato esecutivo, denominato designante, che sulla base della materia del contendere e del quesito proposto dalla parte richiedente individua l'esperto o gli esperti. Nel corso degli anni le richieste di PTP sono cresciute, toccando nel 2024 le 20 unità.


Ma quali sono le sfide future che vi attendono? A mio parere c'è una sfida a livello associativo: dobbiamo accrescere la nostra struttura locale e la nostra capacità di comunicazione per dialogare a pieno titolo a livello internazionale, mantenendo però le nostre radici profondamente italiane, radicate nella nostra eccellenza che non è e non deve essere esclusivamente legata al passato e alla bellezza del nostro territorio, ma deve proiettarsi nell'*innovazione e nella tecnologia. Poi c'è una sfida della proprietà intellettuale, che deve continuare ad essere un bilanciamento adeguato con realtà e interessi nuovi: da una parte abbiamo la necessità di confrontarci con l'intelligenza artificiale, dall'altra parte dobbiamo fare di più in tema di sostenibilità (e molto altro ancora).*

100 anni sono molti: ricorda un aneddoto? Abbiamo avuto molti momenti belli, forse potrei raccontare della sorpresa dei nostri colleghi internazionali quando, in occasione del congresso mondiale dell'associazione che si è svolto a *Milano, il nostro Gruppo ha scelto come location per il gala dinner (evento di chiusura, ad alta valenza celebrativa) l'Hangar Bicocca, che per noi rappresentava al contempo memento del tessuto industriale milanese e segno del sapiente rilancio culturale che ne stavamo facendo. Alla prima visita dei rappresentanti internazionali la perplessità era fortissima, perché i grandi spazi post-industriali non sono stati immediatamente capiti - ma alla fine si sono dovuti ricredere e dopo l'evento si sono molto complimentati per la nostra scelta non convenzionale, di spessore e coraggio: alla fine lo stile italiano vince sempre... .


Federico Unnia
Aures Strategie e politiche di comunicazione


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