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03/09/2025

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RenDanHeYi: il modello Haier che sta reinventando l'organizzazione aziendale

Moriani (Var Group): un nuovo approccio sta guidando le imprese verso una maggiore agilità e connessione con il mercato globale

I modelli organizzativi tradizionali mostrano crescenti limiti in un panorama aziendale globale in rapida evoluzione. In questo contesto, il modello RenDanHeYi (RDHY) si afferma come una soluzione innovativa, promettendo di ridefinire la relazione tra l'azienda, i suoi dipendenti e i clienti. Nato in Cina con Haier, RDHY offre principi applicabili a realtà di ogni dimensione, come dimostra l'esperienza di Var Group in Italia.
Il concetto di "zero distance", come spiegato da William Fischer del MIT Sloan, implica una conoscenza così profonda del cliente da anticiparne i bisogni, applicando l'esperienza per risolvere problemi reali. In un futuro dove le aspettative degli utenti si espanderanno, le aziende dovranno attingere a competenze esterne, formando veri e propri ecosistemi di relazioni. Stuart Crainer, Co-founder Thinkers50, rafforza questo punto, evidenziando come l'enorme quantità di dati sui clienti sia inutile senza relazione. La sfida è costruire legami autentici, superando la sola logica degli algoritmi in favore dell'interazione umana. Le strutture organizzative attuali, spesso rigide, faticano a rispondere con la velocità e la qualità richieste da questa connessione profonda.

Il modello RDHY si fonda su tre concetti chiave che promuovono autonomia, connessione e supporto.
Le Microimprese (ME) sono il primo pilastro. Le grandi aziende vengono frammentate in migliaia di piccoli team autonomi. Questi team decidono la propria strategia, scelgono i membri e distribuiscono il valore generato. I dipendenti diventano "imprenditori interni", la cui remunerazione è direttamente legata al valore creato per il cliente.
Gli Ecosistemi (EMC) rappresentano il secondo pilastro. Le Microimprese si riconnettono tra loro non tramite gerarchie, ma attraverso "contratti" focalizzati su specifici bisogni del cliente. Queste "Ecosystem Micro-Communities" collaborano, scambiandosi servizi per rispondere efficacemente alle richieste del mercato, con il valore generato che viene ridistribuito tra tutti i nodi partecipanti.

Le Piattaforme costituiscono il terzo pilastro, garantendo ordine e scalabilità. Le "shared service platforms" (come risorse umane o servizi legali) offrono servizi standardizzati ai team interni, misurando il proprio impatto sul valore che generano. Le "industry platforms" incubano nuove iniziative e direzioni strategiche, diffondendo l'innovazione in tutta l'azienda.
Francesca Moriani, CEO di Var Group, descrive come la sua azienda stia personalizzando il RDHY. Spinta dall'incertezza globale, dalla rapidità tecnologica e dalle nuove aspettative generazionali, Var Group, cresciuta significativamente tramite acquisizioni, ha riconosciuto la frammentazione interna e le inefficienze dovute ai silos. Ispirandosi a Haier per la "platform organization" e all'Olocrazia per l'empowerment delle persone, Var Group ha creato la propria "Open Platform Organization". Moriani sottolinea l'unicità di ogni azienda: non si può copiare, ma ci si deve ispirare per costruire qualcosa di proprio. I risultati ottenuti in due anni sono positivi: maggiore attivazione delle persone, velocità decisionale, un focus più netto sul mercato e un crescente benessere aziendale, pur riconoscendo la complessità del percorso.

La trasformazione verso questo modello non è priva di ostacoli. William Fischer evidenzia come l'Intelligenza Artificiale (AI) apra vasti orizzonti, ma necessiti della conoscenza tacita umana. Le aziende di successo combineranno dati e tecnologia con l'elemento umano. Moriani aggiunge che il punto cruciale risiede nella leadership: i leader devono essere disposti a cedere potere, delegare il controllo e fidarsi delle persone. Non tutti i dipendenti sono adatti a questo nuovo modello, che richiede trasparenza, sperimentazione e una propensione al rischio. La resistenza interna, ad esempio tra i team di ricerca e sviluppo e quelli di marketing, è comune, ma la democratizzazione dell'innovazione è ritenuta inevitabile.


Il futuro delle organizzazioni si prefigura "senza confini", immerse in ecosistemi dove la proprietà intellettuale e i confini aziendali si attenueranno. William Fischer richiama la visione di Zhang Ruimin, CEO di Haier, secondo cui il bene più prezioso saranno le relazioni. Per Var Group, ciò si traduce nel lavorare con partner esterni attraverso gli EMC, con l'obiettivo di essere rilevanti per il bene del paese. In Italia, la sfida è superare la "mentalità del mio", tipica di molte PMI, e la resistenza alla condivisione, per abbracciare la collaborazione e l'incertezza. Il modello RenDanHeYi non è solo un cambiamento organizzativo, ma una profonda rivoluzione culturale che richiede coraggio e fiducia per costruire un futuro più agile e significativo.


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