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17/12/2025

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Il valore oltre il giudizio: così l'HR ripensa l'esperienza del dipendente

Honegger (Richmond): ripensare la People Value Chain significa attrarre e trattenere talenti attraverso employee experience evoluta, onboarding personalizzato, formazione sostenibile e nuovi patti sociali orientati verso autonomia e benessere

Oggi, la fedeltà dei dipendenti non si basa solo su benefit competitivi o stipendi elevati. I lavoratori cercano ambienti che riconoscano e valorizzino la loro esperienza professionale, offrendo opportunità di crescita continua e un contesto di supporto. La employee experience (EX) è diventata una leva strategica fondamentale. Essa significa costruire un percorso che segua la risorsa dall'inserimento iniziale (onboarding) fino allo sviluppo professionale, garantendo un ambiente stimolante e attento al benessere. Questa visione non solo motiva il personale, ma genera valore, innovazione e successo aziendale a lungo termine.

Un elemento chiave di questo modello è la cultura del feedback. Secondo una ricerca condotta da McKinsey, il 70% dei dipendenti ritiene che un sistema strutturato di riscontro sia cruciale per migliorare la cultura aziendale, favorendo apertura, inclusività e collaborazione. Questi temi, insieme ai nuovi modelli di gestione del capitale umano, sono stati al centro dell'edizione autunnale del Richmond Human Resources Forum, tenutasi recentemente a Rimini. L'evento, promosso da Richmond Italia, ha riunito i professionisti italiani delle risorse umane per affrontare le sfide attuali e analizzare le good practices del settore.

Claudio Honegger, Amministratore Unico di Richmond Italia, ha sottolineato il ruolo vitale dei direttori del personale nel successo aziendale. "Abbiamo creato questo forum perché crediamo nel valore delle relazioni umane, e chi le gestisce, ovvero, i direttori del personale, ha oggi un ruolo chiave nel successo delle aziende, lavorando ogni giorno con la vera ricchezza di un'impresa, le persone", ha affermato Honegger. Egli ha evidenziato come gli HR manager necessitino di incontrare fornitori che semplifichino il lavoro quotidiano, anche attraverso l'uso di processi che si avvalgono dell'AI (Intelligenza Artificiale). Ripensare la People Value Chain implica attrarre e trattenere i talenti tramite una EX evoluta, l'onboarding personalizzato e una formazione sostenibile, integrando al contempo metriche intelligenti e una solida cultura aziendale.

La creazione di una employee experience efficace richiede tuttavia una visione che vada oltre la semplice gestione dei talenti. I professionisti HR ritengono fondamentale valorizzare le risorse nel tempo, riconoscendo che la vita e le carriere non seguono linee rette. Le persone attraversano infatti fasi di forza e fragilità, richiedendo flessibilità e adattamento da parte dell'organizzazione. Per questo motivo, è essenziale instaurare un dialogo più autentico che accetti che le aziende, come gli individui, sono sistemi complessi e in continua evoluzione.
Questa necessità di riconoscere il potenziale al di là della situazione contingente ha trovato un potente esempio nella storia di Pierdante Piccioni. Medico e scrittore, Piccioni ha inaugurato la plenaria del forum condividendo il suo percorso di rinascita professionale e personale. Dopo un grave incidente che lo ha lasciato in coma e gli ha cancellato dodici anni di memoria, si è trovato costretto a ricostruire interamente le sue competenze, i riferimenti professionali e la sua stessa identità lavorativa.


Nonostante l'ostacolo, Piccioni è riuscito a tornare in corsia. La sua esperienza dimostra che il valore di un individuo non può essere misurato in un singolo momento e che la crescita non è mai un processo lineare. La sua riflessione si è focalizzata sulla percezione che le organizzazioni hanno dei propri dipendenti. L'autore ha raccontato come il suo responsabile HR, dopo aver letto il referto medico, lo avesse liquidato con una sentenza definitiva. "La domanda più importante che dovrebbe farsi un responsabile delle risorse umane è: Davanti a me ho un problema o una risorsa? Il mio responsabile HR non se la pose e dopo aver letto il referto della mia risonanza magnetica arrivò a una conclusione secca, definitiva: «Piccioni, con questo referto la tua carriera è finita»", ha ricordato Piccioni.


Piccioni ha deciso di trasformare quella che sembrava una sfortuna in una sfida, un cambio di una singola lettera ma con un impatto enorme. Ha ricominciato a studiare, dedicando due anni per recuperare e dimostrare nuovamente il suo valore. In questo percorso, ha appreso che il vero valore di una persona non risiede in un referto, ma nella sua capacità di imparare costantemente e di adattarsi. Per avere successo, ogni organizzazione dovrebbe avere il coraggio di credere nelle persone anche quando la loro traiettoria professionale appare interrotta o "finita".

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