Talent Shortage 2015: i 10 profili che le aziende non trovano
Scabbio (Manpower): il 28% delle imprese in Italia riscontra difficoltà nel ricercare lavoratori con le giuste competenze, che stanno diventando sempre più elevate, con il giusto mix di hard e soft skills
L'Italia è alla ricerca di lavoratori altamente specializzati, ma anche di medici e di chef. È quanto emerge dal "Talent Shortage 2015", l'indagine annuale condotta da ManpowerGroup che coinvolge, oltre 41.000 responsabili di Risorse Umane di 42 Paesi.
Nel Bel Paese, nonostante un tasso di disoccupazione ancora alto, c'è ancora un 28% delle aziende che riscontra difficoltà nel ricercare lavoratori con le giuste competenze.

Secondo l'indagine, arrivata alla sua decima edizione, è finita l'era in cui ad essere richiesti erano ingegneri, laureati in economia e commercio, architetti, avvocati e notai. Quello che oggi le aziende italiane chiedono sono professionisti con competenze tecniche e specifiche di ogni settore.
New entry rispetto allo scorso anno, i macchinisti, che coordinano e regolano i processi produttivi, mentre slittano dal terzo al secondo posto le segretarie, gli assistenti di direzione, gli assistenti amministrativi e il personale di back office. Ritroviamo sul podio anche i tecnici specializzati che operano per il corretto funzionamento delle attrezzature tecniche.
Nelle prime dieci posizioni compaiono inoltre i medici, tra le motivazioni ci sono il ricambio generazionale dei "medici-primi baby boomer" e il progressivo invecchiamento della popolazione.
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