Franchising: dopo 7 anni di tenuta nella crisi si va al rilancio
Fiorelli (Assofranchising): Con la ripresa dei consumi il settore potrà riprendere un percorso di crescita, viste le sue grandi potenzialità in termini di possibile maggiore penetrazione nell'apparato distributivo italiano
In un'economia con i principali parametri della crescita bloccati, o addirittura con segno negativo, il Franchising ha saputo sostanzialmente tenere le posizioni negli anni di crisi 2008-2014, registrando anche particolari spunti positivi. Il giro d'affari del Franchising ha infatti segnato un +4,2%, mentre le insegne operative sono cresciute del +14,5% a partire dal 2008 ad oggi. In leggera flessione invece negli ultimi 7 anni il numero di punti vendita Franchising con un -3,5%. Crescono ancora poi il numero degli addetti occupati con un confortante +4,1%.

Questi dati sono emersi durante la 10? Conferenza Nazionale del Franchising, organizzata da Assofranchising in partecipazione con BolognaFiere ed in collaborazione con Confcommercio-Imprese per l'Italia e Indis-Unioncamere.
Il periodo di crisi ha inciso quindi sul Franchising solo in via marginale e solo nell'ultimo anno dopo un periodo ininterrotto di crescita. Nel confronto 2014 su 2013 il giro d'affari ha chiuso con -1,2%, positivo il saldo dei Franchisor (+0,2%) mentre il leggera flessione è stato in numero dei punti vendita in Franchising con un -2,6%. Sostanziale stabilità infine per gli addetti occupati del settore (-0,5%).
Nel computo della leggera flessione del 2014 hanno pesato ancora in particolar modo alcuni settori come ad esempio quello immobiliare, che solo negli ultimi mesi ha visto timidi segnali di apertura alla ripresa. Ha inciso poi anche la grande distribuzione organizzata del food e in parte l'abbigliamento.
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