Italia e Francia: una collaborazione economica solida e in crescita
Delespaul (CCI France Italie): qualità, innovazione e transizione digitale sono gli obiettivi comuni
La collaborazione tra Italia e Francia mostra fondamenta robuste e prospettive di crescita significative, secondo quanto emerge dalla terza edizione dell'Osservatorio Italia Francia. Lo studio, realizzato dalla CCI France Italie - Camera di Commercio in collaborazione con IPSOS, è stato presentato qualche giorno fa a Milano presso dal presidente Denis Delespaul e da Nicola Neri, Country Manager di IPSOS Italia.
La ricerca ha coinvolto i vertici di 200 aziende equamente divise tra italiane e francesi, oltre a 43 top manager di imprese associate alla Chambre, rivelando un quadro di diffusa soddisfazione per l'andamento degli affari bilaterali e una chiara volontà di intensificare ulteriormente la cooperazione.

Nonostante le sfide globali, il clima imprenditoriale tra Italia e Francia resta positivo. Il 55% delle aziende italiane e il 38% di quelle francesi guardano al futuro con discreto ottimismo. Tuttavia, permangono preoccupazioni condivise: il caro energia, l'aumento dei prezzi delle materie prime e la riduzione del potere d'acquisto delle famiglie.
Punti di forza complementari
"Le imprese riconoscono i rispettivi punti di forza - Denis Delespaul, Presidente della CCI France Italie - Camera di Commercio -. Le aziende francesi si distinguono per l'impegno nella transizione energetica, la disponibilità di giovani laureati, l'accesso al credito e un efficiente sistema logistico, ma devono affrontare un elevato costo del lavoro. Le imprese italiane, invece, puntano sulla qualità del capitale umano, ma sono penalizzate da eccessivi oneri burocratici e normativi, oltre che dalla perdita di potere d'acquisto delle famiglie. Quando si mettono insieme possono davvero fare la differenza".

Una collaborazione già consolidata
La cooperazione è solida, con un punteggio medio di 6,6 su 10 secondo le aziende italiane e 6,4 su 10 per quelle francesi.
"Un'impresa su tre in entrambi i Paesi valuta l'intensità della collaborazione con un punteggio tra 8 e 10 - ha precisato Delespaul -. Questa partnership si basa su asset comuni: la qualità dei prodotti (riconosciuta dal 75% delle aziende italiane e dal 77% di quelle francesi), l'innovazione e la transizione digitale. Il 66% delle imprese italiane e il 78% di quelle francesi riconoscono una vicinanza nella spinta verso la digitalizzazione, mentre il 64% delle italiane e il 68% delle francesi vedono convergenza nell'impegno per l'innovazione".
Prospettive future e vantaggi attesi
L'87% delle aziende francesi e l'84% di quelle italiane ritengono auspicabile intensificare ulteriormente la collaborazione, con il 18% degli imprenditori italiani che la considera assolutamente necessaria. I vantaggi attesi riguardano aspetti strategici e geopolitici, oltre alla spinta verso l'innovazione e la competitività, elemento particolarmente sentito dalle imprese italiane. Partendo da una simile capacità di relazionarsi con l'Europa (70% delle aziende francesi e 61% delle italiane), un rafforzamento della collaborazione potrebbe garantire un maggior potere negoziale nei confronti dell'Unione Europea e condizioni più favorevoli per gli scambi commerciali.
Il 48% delle aziende italiane e il 42% di quelle francesi prevedono relazioni ancora più strette nei prossimi cinque anni, con benefici attesi in ambito economico (solidità finanziaria) e ambientale (sviluppo di prodotti ecosostenibili, riduzione delle emissioni di CO2 e creazione di filiere sostenibili).
Il valore strategico
"I risultati confermano il valore strategico della collaborazione tra aziende italiane e francesi, con prospettive di miglioramento nei prossimi anni," commenta Nicola Neri di IPSOS Italia, sottolineando come qualità dei prodotti, innovazione e transizione digitale rappresentino asset fondamentali per costruire sinergie fruttuose.

"Lo studio Ipsos conferma la solidità dei legami economici tra Italia e Francia, basati su valori condivisi come qualità, innovazione e transizione digitale - ha concluso Denis Delespaul -. Le imprese mostrano una chiara volontà di rafforzare le sinergie bilaterali, rendendo il partenariato italo-francese strategico per la crescita sostenibile e la leadership europea. In questo contesto, la CCI France Italie svolge un ruolo centrale nel promuovere questi rapporti, supportando le aziende nei loro progetti di internazionalizzazione e favorendo scambi, collaborazioni e integrazione tra i due sistemi economici".
Milano è in prima linea
"In un contesto globale complesso, rafforzare le relazioni commerciali tra Francia e Italia rappresenta una leva strategica per la competitività delle imprese di entrambi i Paesi - afferma Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e alle politiche del lavoro del Comune di Milano -. La complementarità dei nostri sistemi apre a filiere più efficienti, maggiore innovazione e accesso ai mercati globali. Serve una visione condivisa e pragmatica, capace di trasformare la cooperazione economica in un concreto motore di crescita e di leadership europea".