Le 20 migliori aziende per la Gen Z: dove la fiducia supera il 90% | BusinessCommunity.it
BusinessCommunity.it

25/06/2025

fare

Le 20 migliori aziende per la Gen Z: dove la fiducia supera il 90%

Zollo (Great Place to Work Italia): Il ranking rivela i fattori chiave che attirano e trattengono i giovani talenti nelle imprese

Le aziende che sanno conquistare la fiducia della Generazione Z in Italia raggiungono livelli di soddisfazione elevatissimi. Un recente studio ha identificato le 20 realtà lavorative considerate eccellenti dai collaboratori nati dopo il 1998, dimostrando la capacità di costruire un ambiente in cui i giovani dipendenti esprimono fiducia e soddisfazione con un indice del 91%. Questo dato si posiziona significativamente al di sopra della media della Generazione Z in aziende certificate come Great Place to Work (76%), di ben 37 punti percentuali sopra le aziende analizzate ma non certificate, e supera di 45 punti la media nazionale (46%).

Questi risultati emergono dall'edizione 2025 del ranking Best Workplaces for GenZ, condotto da Great Place to Work Italia. L'analisi si basa sul parere di 7.741 collaboratori zoomer impiegati in diverse organizzazioni italiane, suddivise per numero di dipendenti. I giovani della Generazione Z cercano elementi specifici nel loro ambiente di lavoro: un'accoglienza positiva al momento dell'assunzione, il coinvolgimento da parte dei responsabili nelle decisioni che riguardano l'organizzazione e l'ambiente, un management imparziale che eviti favoritismi nelle promozioni, e un supporto concreto e reale nello svolgimento delle attività quotidiane.

Comparando i Best Workplaces for GenZ con le aziende non presenti in classifica (definite "rest"), emergono differenze sostanziali in vari ambiti, a netto vantaggio delle migliori. I divari maggiori riguardano l'opportunità di ricevere riconoscimenti speciali (+57%), la meritocrazia nelle promozioni (+54%) e la contentezza nel recarsi al lavoro (+53%). I collaboratori Gen Z nelle organizzazioni "best" mostrano particolare apprezzamento per l'accoglienza (95%), con una differenza di 36 punti percentuali rispetto alle aziende "rest" e di 48 punti rispetto alla media italiana della Gen Z. Altri fattori chiave sono il coinvolgimento e il supporto (92%) e l'imparzialità (88%), con divari di 46 punti percentuali rispetto alle aziende non in classifica.

La composizione delle 20 migliori aziende per la Generazione Z vede una forte prevalenza del settore IT, che rappresenta il 40% del totale. I servizi professionali costituiscono un altro 20%. Gli altri settori rappresentati includono manifattura-produzione, retail, advertising-marketing, servizi finanziari e assicurazioni, ospitalità e media. Riguardo alle dimensioni aziendali, il ranking include due grandi imprese con oltre 1.000 dipendenti (10%), due con 500-999 dipendenti (10%), tre con 150-499 dipendenti (15%), sei con 50-149 dipendenti (30%) e ben sette con meno di 50 dipendenti (35%).


All'interno delle aziende considerate "best", dove la Generazione Z costituisce in media circa un quinto della popolazione aziendale (20,3%), i giovani apprezzano in modo particolare il trattamento imparziale ricevuto, indipendentemente dal sesso (99%) e dall'origine etnica (98%). Altri aspetti molto positivi sono la sensazione di essere accolti e fatti sentire i benvenuti al momento dell'ingresso in azienda (98%) e la disponibilità delle risorse e degli strumenti necessari per svolgere al meglio le proprie mansioni (97%).
Sui punti più critici, i collaboratori della Generazione Z nelle migliori aziende esprimono riserve sull'equità delle retribuzioni (76%) e sulla giusta redistribuzione della ricchezza generata dall'organizzazione (73%).


La classifica delle 20 migliori aziende in cui lavorare secondo la Gen Z vede al primo posto Edera NordEst, azienda di Padova specializzata in servizi finanziari e prestiti per dipendenti e pensionati. Seguono sul podio Marketing Espresso, media company romana focalizzata su progetti digitali su misura, e Bending Spoons, società di sviluppo software nel settore IT.
Un indicatore rilevante nell'analisi è il Leadership Index, che valuta la qualità dei comportamenti dei leader aziendali. Misura aspetti come la competenza gestionale, la chiarezza degli obiettivi, la coerenza, la comunicazione trasparente, l'accessibilità, il riconoscimento del lavoro e il supporto ai collaboratori. Nelle 20 aziende preferite dalla Gen Z, il Leadership Index è del 93%. Questo dato è significativamente superiore al 78% delle organizzazioni certificate Great Place to Work (+15%), al 55% delle aziende "rest" (+38%) e al 45% della media italiana (+48%).


«La seconda edizione del ranking che analizza le 20 aziende preferite dalla Gen Z conferma come la generazione più giovane attiva all’interno delle organizzazioni italiane, nonostante la poca esperienza nel mondo del lavoro, sia in realtà quella che vive maggiormente l’ambiente lavorativo», dichiara Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia. Zollo sottolinea come i collaboratori della Generazione Z «hanno una buona visione dell’azienda ma a livello emotivo valutano in modo meno positivo l’organizzazione rispetto alle altre generazioni (Baby Boomer, Gen X e Millennial)». L'analisi dei dati mostra che l'incoraggiamento all'equilibrio tra lavoro e vita privata, l'assenza di discriminazioni basate sull'età e il sentirsi parte integrante dell'organizzazione, indipendentemente dal ruolo, rafforzano il senso di appartenenza e la volontà di permanere in azienda. «Da questi insight», conclude Zollo, «si può evincere la ricetta che permette ai 20 Best Workplaces for Gen Z di trattenere i propri giovani talenti: assenza di discriminazioni in base all’età e completa integrazione nei processi e nelle logiche aziendali. Forse, come nella loro vita, anche nel lavoro i nostri giovani Zeta cercano un senso in ciò che fanno».


BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it