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17/12/2025

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La crisi silenziosa del retail: il 40% degli imprenditori non trova personale

La propensione agli investimenti risulta nel complesso insufficiente, ma per i prossimi 18 mesi oltre otto imprenditori su dieci si dichiarano ottimisti

La ricerca di personale qualificato rappresenta la sfida più ardua per il settore retail italiano. Circa il 40% degli imprenditori dichiara di essere colpito da questa carenza, una difficoltà particolarmente sentita nel Nord Italia e in modo critico nel comparto delle Farmacie. Questi dati provengono dall'Osservatorio Imprenditoria Retail 2025, la più recente e completa analisi sul profilo degli imprenditori che operano nel settore del franchising e della distribuzione organizzata, promossa da Largo Consumo con il supporto analitico di TradeLab.

Lo studio ha coinvolto oltre 1.300 imprenditori, con un'età media di 51 anni, che gestiscono complessivamente circa 2.500 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale. La ricerca copre un'ampia gamma di settori, dalla GDO alimentare (che rappresenta il 51% del campione) alla ristorazione, la cura persona, l'abbigliamento e i servizi. È stato rilevato che quasi un terzo degli intervistati opera mediante l'affitto di ramo d'azienda, una modalità più diffusa nei segmenti della ristorazione, della cura persona e della moda.
L'analisi dettagliata sull'organizzazione interna mostra che il 72% degli imprenditori ritiene il proprio personale adeguato alle mansioni. Tuttavia, emerge una significativa mancanza di supporto da parte del network in specifici settori, come le Farmacie, le Librerie e i Corrieri. Al contrario, il supporto si rivela efficace nella GDO, nella Ristorazione e nella Cura Persona, soprattutto per quanto riguarda la Formazione. Nonostante la percezione di adeguatezza, il problema della ricerca di nuovo personale è peggiorato negli ultimi quattro anni, specialmente per gli imprenditori del Nord Italia e per quelli di media dimensione, ovvero coloro che gestiscono da due a tre negozi con una media di otto dipendenti.

I canali di ricerca del personale considerati più efficaci dagli intervistati restano la conoscenza diretta e le segnalazioni da parte di dipendenti, amici o parenti. Al contrario, i canali pubblici e le agenzie sono giudicati molto poco efficaci, in particolare per l'assunzione di lavoratori stagionali. Affrontando le criticità operative, solo il 16% degli imprenditori dichiara di non aver commesso errori strategici. Le problematiche più frequenti si concentrano sulla gestione del personale, citata dal 39% del campione, seguita dalle difficoltà economico-finanziarie, indicate dal 22%. A queste criticità si aggiungono errori di natura commerciale e difficoltà legate alla gestione della catena di fornitura (supply chain).

Nel rapporto tra la Ristorazione e la GDO, l'Osservatorio conferma una chiara tendenza all'integrazione dell'offerta. Attualmente, il 31% dei punti vendita della grande distribuzione propone prodotti ready-to-eat (pronti da mangiare), mentre il 10% ha integrato veri e propri servizi di ristorazione. Questa evoluzione risponde all'esigenza dei consumatori di soluzioni rapide e pratiche e apporta vantaggi concreti alle insegne, come l'attrazione di nuovi clienti e l'aumento dello scontrino medio.
Nonostante le difficoltà operative, il clima di fiducia nel settore è prevalentemente positivo. Le prospettive sono particolarmente brillanti nei comparti della Ristorazione e dell'Immobiliare, sebbene permangano percezioni più caute nel settore Librerie e Abbigliamento. La valutazione sulla solidità e sulla competitività dei network è favorevole, anche qui guidata da Ristorazione e Immobiliare. La propensione agli investimenti rimane insufficiente nel complesso, limitandosi per lo più a interventi parziali sui punti vendita esistenti. Tuttavia, le aspettative per i prossimi 18 mesi sono ottimistiche: oltre otto imprenditori su dieci si dichiarano fiduciosi, con i settori Immobiliare, Food e Farmacie che superano la soglia dell'80% di ottimismo. Questa fiducia è principalmente trainata dal valore percepito del network e dalla forza dell'insegna.


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