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24/12/2025

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AI in Europa: tre pilastri etici per guidare una spesa da 144 miliardi

Franzini (Cloudera): promuovere l'innovazione senza dimenticare le persone. La crescita dell'AI richiede responsabilità, equità e trasparenza

KPMG rileva che il 66% degli utenti utilizza regolarmente l'AI, ma solo il 46% si fida pienamente dei sistemi. IDC prevede una spesa europea di 144,6 miliardi di USD entro il 2028, con un tasso di crescita annuo del 30,3%. In questo contesto, Yari Franzini, Group Vice President Southern Europe di Cloudera, sottolinea l'urgenza di un quadro etico basato su tre pilastri: responsabilità, equità e trasparenza.
- Responsabilità. Le istituzioni devono assumersi la pendenza delle decisioni generate da algoritmi, ad esempio quando una banca rifiuta un mutuo. Un approccio "Responsabilità-by-Design" prevede la definizione di ruoli chiari per gli operatori umani lungo tutto il ciclo di vita dell'AI.

- Equità. Gli errori di riconoscimento facciale e i bias nei sistemi di reclutamento mostrano la necessità di soluzioni più eque. Il modello "human in the loop" garantisce che un operatore possa intervenire per correggere risultati distorti e promuovere pari opportunità.
- Trasparenza. La fiducia si costruisce mostrando i criteri di valutazione degli algoritmi e fornendo canali per ricorsi. Comitati etici interni sono un modo efficace per assicurare che le decisioni automatizzate siano comprensibili e giuste.
L'AI elabora enormi volumi di dati, ma questo potere aumenta il rischio per la privacy. Una ricerca di McKinsey indica che 8 cittadini europei su 10 temono l'accesso indesiderato ai propri dati personali. La protezione dei dati deve andare oltre la semplice conformità normativa, diventando una priorità di progetto.

"L'adozione di standard etici non è più differibile. La diffusione dell'AI supera spesso la capacità delle normative esistenti. Ritardare l'azione espone a rischi concreti in aree vitali come sanità, lavoro e sicurezza. Pregiudizi e disinformazione possono colpire milioni di persone. L'Unione Europea, con iniziative come il Codice di Condotta per l'AI, sta già tracciando la rotta per uno sviluppo responsabile. Il più grande potenziale dell'AI, infatti, non risiede in ciò che può realizzare, ma in quanto responsabilmente la usiamo", conclude Franzini.

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